

Parigi contro negozi del gruppo di 'ultra fast fashion' Shein
Hidalgo: 'E' contrario ai nostri principi ecologici e sociali'
Il vicesindaco di Parigi, assessore al commercio, Nicolas Bonnet Oulaldj, ha chiesto alla Société des grands magasins (Sgm) di "riconsiderare" la partnership con il gruppo asiatico Shein che mira all'apertura graduale a partire da novembre prossimo di punti vendita stabili in uno dei grandi magazzini più noti di Parigi, il Bhv Marais. Secondo il contenuto della lettera inviata alla Sgm, si vuole "inserire una multinazionale fondata sullo sfruttamento sociale, l'opacità delle catene di approvvigionamento e un inquinamento tessile massiccio", in uno dei luoghi simbolo "della qualità del commercio parigino". Prima dell'annuncio dell'apertura dei punti vendita Shein - ha replicato Frédéric Merlin - "ho cercato di parlare a più riprese con l'assessore al commercio" del Comune di Parigi "ma non ci sono riuscito per il momento". Secondo lui, la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, "è un'alleata" nel progetto. Circostanza, questa, ampiamente smentita dalla Hidalgo stessa, che ha anzi denunciato "l'insediamento di Shein, simbolo della fast-fashion, nel Bhv Marais". "Non si può accusare Shein di tutti i problemi che riguaddano il pret-a-porter francese", ha reagito la portavoce della piattaforma Shein in Francia. Oltre al punto vendita nel Bhv Marais, Shein progetta di aprire altri 5 negozi di abiti e accessori a prezzi ridotti, nelle Galeries Lafayette di Digione, Reims, Grenoble, Angers e Limoges. "Questa scelta - ha aggiunto Hidalgo - è contraria alle ambizioni ecologiche e sociali di Parigi, che sostiene un commercio di prossimità responsabile e sostenibile".
R.Schiltz--LiLuX