

Sciopero della fame per marito bloccato a Gaza, 'ha perso tutto'
34enne di San Severo chiede il ricongiungimento familiare
In sciopero della fame da quattro giorni per sollecitare il consolato italiano a Gerusalemme a concedere al più presto il visto per motivi familiari al marito, palestinese di 25 anni (di cui preferisce non rivelare l'identità) bloccato nella Striscia di Gaza, in modo che possa partire per l'Italia e raggiungerla a San Severo (Foggia) dove risiede. Lei, Maria Pia Montemitro, ha 34 anni e lui 25, si sono conosciuti via social attraverso gruppi religiosi islamici a marzo di quest'anno e l'8 maggio si sono sposati per procura con rito islamico celebrato presso la moschea di Bari. "Il 12 agosto il Tribunale di Roma, 18esima sezione, ordina il rilascio del visto per motivi familiari", spiega uno dei legali della donna, l'avvocata Marina Angiuli dell'Asgi (associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione). "Mio marito ha perso la casa a causa dei bombardamenti più di un anno fa e la sua abitazione è una tenda che ha buchi - ha detto Maria Pia - E' tra l'altro insieme a quel poco che è rimasto della sua famiglia e sono tutti minori e il mio pensiero va a lui ogni sera. Se ha mangiato e abbia avuto accesso ad acqua pulita e non auguro a nessuno di dover scorrere le liste dei martiri e vedere se c'è il suo nome". "Quello che desidero- dice ancora - è che nel più breve tempo possibile venga data una risposta positiva ed è quello che mi spingerà a portare avanti lo sciopero della fame. Una volta giunto in Italia, il matrimonio sarà trascritto presso il comune di San Severo per avere validità in Italia".
P.O.Ferreira--LiLuX