Nessun indagato per la morte biatleta norvegese a Lavazè
Sequestrata la maschera ipossica, oggi l'autopsia a Trento
Non ci sono indagati per la morte di Sivert Bakken, l'atleta morto nel sonno durante un ritiro pre-olimpico a passo Lavazé. La Procura di Trento ha sequestrato la maschera ipossica che indossava e che - come si apprende - è acquistabile sul web a costi contenuti. E' attesa per oggi l'autosia per stabilire l'esatta causa di morte. La famiglia ha rinunciato a nominare un suo perito. Bakken, al momento del ritrovamento nella sua stanza d'albergo, indossava una maschera ipossica, chiamata anche maschera per l'allenamento in quota, che - riducendo la quantità di ossigeno - simula l'altitudine per scopi di allenamento. La Federazione norvegese in un comunicato stampa aveva precisato di "non essere attualmente a conoscenza delle circostanze relative all'acquisizione e all'utilizzo di questa maschera". La maschera non è considerata doping.
J.Goergen--LiLuX